Il nostro “piano Marshall” per salvare l’economia e la società italiana, e attuare finalmente la Costituzione repubblicana (specialmente in tempi di Coronavirus COVID-19).
Facsimile cartaceo di Certificato di Compensazione Fiscale (CCF), taglio di 100 euro – fronte
Il governo italiano si sta organizzando in queste ore per richiedere una deroga alle istituzioni europee al fine di espandere il deficit pubblico, così da immettere nuovo denaro con cui fronteggiare l’impatto della crisi economica che si è velocemente e notevolmente aggravata a causa del coronavirus.
Ora che gli scienziati (adibiti al ruolo di 007) stanno tracciando l’albero genealogico del virus, pare che il primo focolaio europeo sia tedesco. Il “paziente 1” tedesco manifesta i primi sintomi a fine gennaio. Pochi giorni dopo, risultano positivi molti suoi colleghi. L’azienda viene chiusa e, nonostante i media dedicassero molta attenzione a Wuhan, il caso del contagio tedesco viene insabbiato. Dopo circa un mese, scoppia il caos in Italia e le autorità tedesche non rivelano la reale situazione dell’infezione in Germania. In questi giorni, nel momento in cui anche la Germania arriva a dichiarare i propri contagi, dal governo tedesco viene anche annunciato il blocco dell’export di mascherine e di vari prodotti utili a proteggersi dalla diffusione del virus.
In questi ultimi anni, la promozione del rigore tedesco come linea guida dell’Unione Europea ha annientato la Grecia (ora lasciata sola nel gestire i flussi migratori della disperazione). Anche la mediterranea Italia era stata messa nel calderone dei PIIGS, una specie di “terroni d’Europa”, sfaticati e truffaldini, quindi incapaci di tenere il passo e di attenersi alle regole mercantiliste impartite dalla Germania.
Nel frattempo in Francia, sfruttando l’emergenza coronavirus, il governo fa ricorso all’articolo 49 comma 3 della Costituzione Francese (il quale permette di promulgare un testo di legge scavalcando il voto dell’assemblea) così da approvare la riforma delle pensioni contro cui i francesi erano scesi in piazza per mesi, in quanto ora nessuno può opporsi visto che le persone sono impegnate a proteggersi dalle possibilità di contagio.
In questa situazione è naturale porsi seriamente il problema di quanto le istituzioni europee siano disposte a collaborare fattivamente per favorire il superamento della crisi socioeconomica e sanitaria nella quale attualmente versa l’Italia, in un contesto dove il comportamento dei nostri partner europei risulta essere per nulla solidale, e quindi chiedersi anche se non esistano altre soluzioni economiche attuabili autonomamente dal governo italiano e senza la necessità di chiedere alcun tipo d’intervento a livello europeo.
Tenendo conto di tutti questi aspetti, l’introduzione da parte dello Stato italiano dei Certificati di Compensazione Fiscale (CCF) potrebbe essere quella risposta sul versante economico necessaria a risanare il tessuto produttivo ora messo ulteriormente in ginocchio dall’emergenza sociosanitaria in corso. A questo proposito, pubblichiamo di seguito il video integrale del convegno (svoltosi il 2 dicembre 2019 a Montecitorio) di presentazione del disegno di legge, per l’istituzione di questo nuovo strumento economico, il cui esame è stato assegnato alle competenti commissioni parlamentari nel febbraio di quest’anno.
I CCF potrebbero essere una rapida soluzione tecnica per immettere nel sistema economico tutta la liquidità necessaria attraverso un semplice intervento legislativo e nel pieno rispetto dei trattati europei.
Ulteriori informazioni: http://bastaconleurocrisi.blogspot.com/
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Lo scorso 2 dicembre a Montecitorio è stato presentato alla stampa il disegno di legge sui Certificati di Compensazione Fiscale, uno strumento economico basato su sconti fiscali differiti con cui il settore pubblico può aumentare la capacità di spesa e ridurre la pressione fiscale a favore di nuclei familiari e imprese. La crisi economica dell’ultimo decennio ha generato sempre nuovi conflitti socioculturali e la forza di questo nuovo strumento economico è quella di permettere al settore pubblico di rispettare i vincoli dei trattati europei e allo stesso tempo di perseguire i princìpi sociali e culturali espressi dalla Costituzione italiana, valori condivisi e sostenuti da tutte le forze politiche del Paese.
L’idea, nata da alcuni tecnici indipendenti dai partiti politici, è stata accolta dall’Onorevole Pino Cabras della Commissione Affari Esteri e Comunitari che, insieme all’Onorevole Raffaele Trano della Commissione Finanze, ha depositato alla Camera la proposta di legge sui CCF. Il Senatore Elio Lannutti della Commissione Finanze e Tesoro ha depositato il disegno di legge al Senato. Attualmente sono 90 i parlamentari che hanno sottoscritto i testi.
Al convegno di presentazione dei CCF, sono intervenuti a titolo personale alcuni studiosi e tecnici del settore finanziario: Biagio Bossone (Banca Mondiale, Fondo Monetario Internazionale), Marco Cattaneo (CPI Private Equity), Massimo Costa (Università degli Studi di Palermo), Lorenzo Esposito (Banca d’Italia, Università Cattolica del Sacro Cuore), Stefano Sylos Labini (ENEA – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile).
Bottega Partigiana, che si occupa anche di cultura economica e da tempo contribuisce alla promozione dei CCF, ha partecipato all’organizzazione dell’iniziativa con un contributo culturale indipendente dai partiti.
Bottega Partigiana confida in una convergenza da parte di tutte le forze parlamentari verso l’approvazione di questa nuova proposta utile alla collettività. Riconoscere la bontà e l’efficacia dello strumento CCF e sostenere all’unanimità tale idea, permetterebbe ai rappresentanti delle Istituzioni che si succederanno mano a mano di poter disporre dei giusti strumenti economici necessari a lavorare per la risoluzione dei problemi sociali e culturali in cui versa il Paese.
Oltre al video integrale del convegno, di seguito riportato, si rimanda all’intervista a Giovanni Zibordi (consulente finanziario, fra gli ideatori del progetto dei Certificati di Compensazione Fiscale) per ulteriori approfondimenti sul funzionamento di questo nuovo strumento economico.
Fonte: Bottegapartigiana.it
Presentazione su Radio 3, Prima Pagina:
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