IL PICCOLO GRANDE FILM DI LIONEL BAILLIU SULLA NOSTRA VITA ORMAI AZIENDALE
Il lavoro, miraggio per troppi, può diventare un inferno gestito da pochi.
E’ quando il fair play, il rispetto delle regole e delle persone, salta.
E se perdere la partita di squash col capoufficio, significasse giocarsi il posto?
“Negli affari non c’è fair play che tenga, niente questioni di coscienza, l’unica regola è raggiungere l’obiettivo: con ogni mezzo.” Jean-Claude non ha dubbi, così è arrivato in alto. Così vuole arrampicarsi, ancora più su. Persino in canoa.
Ambizione, solo così si vince. “La sconfitta puzza, non c’è niente che appesti di più della propensione all’insuccesso. E tu puzzi di fallimento”. Charles lo spinge al limite, in palio c’è la posta più alta. La carriera, la reputazione, il futuro.
Ognuno di noi ha qualcosa da perdere: Alexandre sta rischiando grosso.
La competizione in orizzontale fa leva sul senso di colpa, è la tensione emotiva che fa macinare risultati: tutti contro tutti.
Alexandre si è battuto, e ad un passo dal tracollo, ha vinto. Per questa volta.
Persino il tranquillo jogging urbano potrebbe trasformarsi nella corsa dei ricatti: la dolce Nicole ha le sue convenienze, Jean-Claude lo sa bene. La vetta è ad un passo.
Un’estorsione che diventa alleanza e Alexandre torna in bilico: a questo giro rischia di perdere.
Charles è il capo, ma c’è sempre un capo dei capi: il suocero. L’ha convocato proprio al campo da golf, per mandarlo in buca.
La vita aziendale non tramonta mai, ma la carriera si. E quando il vento cambia, ciò che è stato, non conta più.
Il merito è la fedeltà al comando, a chi ha potere: colui che trionfa davvero.
Usa e getta: basta un pollice verso, per rotolare giù. “Io ho Fair Play, te la concedo”. Arriva sempre dall’alto, è l’ultima possibilità.
“Vedrete come si rinsalderanno i legami”. D’improvviso, anche Charles ha bisogno di alleanze, e ha portato i colleghi a fare rafting. Riuscirà a rimanere a galla?
“Si sente, quando un uomo sa che non può farcela”, diceva Charles a chi contava molto meno di lui, quando era Dio.
Tra poco avrà bisogno degli altri, perchè l’acqua non perdona. E adesso fra le cascate, sta davvero per affogare. Qualcuno di loro sa che ha perso il potere, qualcun altro sa che ora lo potrebbe avere.
Per questo, Charles potrebbe anche morire. Non serve più. Anzi.
Vittime ma carnefici: nessuna solidarietà umana quando si è in guerra.
Saranno in tanti a morire, a fallire: è la selezione naturale del mercato. Resteranno in vita soltanto i migliori: “l’unica regola è raggiungere l’obiettivo: con ogni mezzo.”
E’ il prezzo dell’azienda universale, un tempo comunità. Il mercato guadagna, e perdono le persone.
“Io ho Fair Play, te la concedo”. E’ l’unica regola che rispetta, chi ha vero potere.
Fair Play |
PER VEDERE IL FILM |
Un film di Lionel Bailliu. Con Benoît Magimel, Jérémie Renier, Eric Savin, Marion Cotillard, Jean-Pierre Cassel. |
[…] “FAIR PLAY”, L’UNICA REGOLA DEL POTERE sembra essere il primo su Vox […]