La redazione di Vox Populi segue da tempo l’evolversi della crisi greca.
Stiamo lavorando ad un documentario che sarà presto online accessibile a tutti, e tra poco torneremo in Grecia per seguire gli ultimi sviluppi, anche a seguito dell’indizione delle elezioni politiche anticipate previste per il prossimo Settembre.
Abbiamo incontrato governanti e politici (ormai due categorie praticamente distinte), intellettuali e gente comune di ogni estrazione sociale.
Via via, con vari articoli abbiamo cercato di tenervi aggiornati con notizie e riflessioni che hanno tenuto in fortissima considerazione il riscontro delle fonti, l’esperienza empirica, l’autonomia di giudizio e di analisi, il più possibile neutre rispetto alla propaganda mediatica che subiamo ogni giorno, che spesso da una visione distorta di ciò che viviamo, paralizzandoci.
Non basta neppure essere preparati ed informati, cercare o trovare sempre la versione altenativa a quella ufficiale: essa va verificata e riscontrata sul campo con autonomia e spirito critico, secondo la realtà dei fatti, ascoltando e vagliando una pluralità di voci, di fatti e situazioni.
Solo così, potremmo guardare a ciò che avviene con uno sguardo più obiettivo e adulto possibile, rispetto alla contemporaneità che viviamo. Solo così, potremmo veramente valutare, ed infine scegliere.
Proviamo a fare un mini riepilogo greco, anche grazie ai contributi Vox Populi degli ultimi mesi:
Tsipras sarà il “Renzi greco”, al pari di quello nostrano, non cambierà nulla o, peggio, farà il gioco delle banche e della finanza internazionale? (27 Gennaio 2015) .
“L’austerity è morta”, ha detto Tsipras. Dice il vero? o si tratta di uno spettacolino? La Grecia ribalterà l’Europa? O sarà fatta a pezzi? E’ ciò che tutti stiamo cercando di capire. (19 Febbraio 2015).
Tsipras vince le elezioni di Gennaio, è l’ unica alternativa per la Grecia dopo la depressione più nera. Ma quali sono le cause della crisi? Di Euro non si parla. In GRECIA, PROVE TECNICHE DI FUTURO, IL NOSTRO (18 Marzo 2015).
Prende quattro mesi di tempo, da un pò di ossigeno virtuale al paese. Dal terrore della troika, alla speranza Alexis. Perchè ancora al voto? I greci si erano espressi chiaramente contro l’austerità imposta dagli “europei”.
IL REFERENDUM INDETTO PER IL 5 LUGLIO, SARA’ DAVVERO LA SVOLTA? Sarà ciò che vuole il Popolo o il Fondo Monetario Internazionale? Strano, due volontà che potrebbero coincidere (30.06.15).
Quello che le elites neoliberiste sono riuscite a fare, é così grande che non riusciamo neanche ad accorgecene. Che cos’é il cosmopolitismo? Ognuno è cittadino del mondo. Che cos’é l’individualismo? L’individuo è al centro del mondo.
Un popolo che è ormai, come tutti i popoli occidentali, immerso nel consumismo e nella cultura della visibilità, disabituato alla partecipazione, il cui giudizio politico è costruito su un’analisi fatta con le informazioni dei mass media, è LA DEMOCRAZIA SOTTO IL PARTENONE: come in ogni società occidentale, ormai, della Democrazia è rimasto solo l’involucro. “Mantenere l’involucro, cambiare il contenuto”.
E’ quello che le elites volevano, e i loro intellettuali scrissero 40 anni fa (4 Luglio 2015).
La vittoria del “NO” ha un grande significato, ma è una enorme cambiale in bianco lasciata a Tsipras che così firma il memorandum peggiore, col consenso popolare: un’infamia.
Adesso che il suo governo scricchiola, con l’accordo e i finanziamenti ormai giunti, ha bisogno di certezze, e i suoi padroni con lui. Tsipras sarà l’unica alternativa alle elezioni del Settembre prossimo (preferireste Alba Dorata?) e molto probabilmente tornerà al potere con un consenso e una maggioranza più ampia e più solida, senza dissidenti, per dare piena esecuzione al memorandum che ha firmato, e per il popolo saranno ancora sacrifici lacrime e sangue.
Ancora troika, ancora austerità.
Si parte dai più ricchi: le pensioni minime saranno tagliate di 100 euro. Lo schema è già collaudato e testato, nelle elezioni di Gennaio e nel Luglio scorso: tanta speranza elettorale, per poi giungere al referendum e al successivo tragico accordo ammazzagrecia.
Tutto avverà di nuovo col consenso del popolo, che si manifesterà alla prossima consultazione di Settembre.
Ci sono alternative credibili che potrebbero insidiare uno Tsipras bis? Anche se esistessero, entro l’Euro governa il memorandum e quindi la troika (Bce, Ue, Fmi), ossia banche e multinazionali.
Gli 86 miliardi di prestito, che come dicono i media “hanno salvato la Grecia“, in realtà garantiscono la sua svendita e la sua soppressione come Stato sovrano. E quei soldi andranno alle banche e ai creditori, mica al popolo che intanto vota, ma soprattutto paga.
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